Di seguito una breve biografia su Edoardo Coen

La curiosità fin dall’infanzia

Edoardo CoenSono nato a Monza il 22 ottobre del 1993. Mio padre è ingegnere aerospaziale mentre mia madre ha il diploma di ragioneria. Sono sempre stato curioso fin dalla tenera età. Ero solito a fare domande di ambito scientifico perché volevo una spiegazione a tutto. Ricordo che mi vennero regalati molti libri per bambini che trattavano questi temi ed ad oggi ancora li conservo.

Ho avuto la fortuna di avere una nonna insegnante di matematica. Ricordo che mi insegnò presto le operazioni matematiche di base, ancor prima di iniziare le elementari. Forse questo fu determinante per farmela piacere. Nonostante non sia un prodigio della materia, mi ha permesso di sviluppare le mie capacità logiche utili a ciò che faccio oggi.

I primi progetti dell’adolescenza

Nel periodo dell’adolescenza cambiai ben 3 scuole superiori. Il primo anno feci i un paio di mesi ad Imperia, causa trasferimento che doveva essere permanente. L’indirizzo scelto fu “perito chimico-fisico”. Però presto, per cause di forza maggiore, tornai in Brianza poco prima della fine del primo quadrimestre del primo anno. Scelsi di frequentare lo “scientifico tecnologico”, ma nonostante fossi bravo ad Imperia, a Monza dovetti scontrarmi con una realtà diversa e fui bocciato. Così cambiai di nuovo e feci il “geometra”. Qui non ho mai avuto problemi, non mi sono mai impegnato particolarmente ma ho concluso con un discreto risultato.

Durante questo periodo con la professoressa di fisica partecipai al progetto “scienza under 18” insieme ad altri compagni. Così decisi di portare un modello di altoparlante, passione di mio padre che mi ha sempre affascinato. Mi feci aiutare da lui a costruire un modello di altoparlante planare molto rudimentale e fortunatamente fu un successo. Da lì si innestò nella mia mente l’idea di costruire delle cuffie hi-fi con quella tecnologia.

Il periodo al Politecnico di Milano

Per poter costruire le cuffie purtroppo non potevo usare i processi di produzione impiegati da mio padre, servivano tecnologie diverse e purtroppo ben poco potevo trovare su internet. Nel frattempo iniziai il Politecnico di Milano frequentando il corso “ingegneria energetica”. Tuttavia mi accorsi dopo oltre un anno che non faceva per me. Mi richiedeva troppo tempo per studiare e io non riuscivo a portare avanti i miei progetti, cosa di cui non riuscivo a fare a meno. Ma la cosa più deludente è che mancava quel lato pratico e applicativo che credevo avrei trovato optando per questo indirizzo. Dunque passai pochi esami e decisi di cambiare.

In questo periodo tuttavia imparai e apprezzai molto alcune cose, soprattutto perché erano tra le poche ad essere più pratiche: modellazione 3D e informatica. Queste materie mi portarono alla scelta di comprarmi una stampante 3D per sviluppare le cuffie. Una scelta che col senno di poi, mi ha portato non pochi benefici, sia per l’esperienza che delle conoscenze apprese.

Cambio di università ed indirizzo

Con la stampante 3D e i particolari processi di produzione da me trovati per realizzare le membrane vibranti resero l’obiettivo delle cuffie sempre più tangibile. Questa tangibilità diede inizio al desiderio di diventare imprenditore. Nella mia testa mi vedevo un produttore di cuffie HI-Fi planari senza pari.

Decisi di iscrivermi alla facoltà di Economia e Commercio dato che volevo prepararmi al meglio per essere un buon imprenditore e sentivo l’esigenza di approfondire il campo economico ed aziendale. Ma in breve tempo l’ambizione di diventare imprenditore era andata a scemare: una volta ottenuto un rudimentale prototipo di cuffie funzionanti avevo perso l’interesse di portare avanti il progetto.

Anche l’università non mi stimolava, avevo sempre le testa nei miei progetti ed il percorso scolastico per me era in secondo piano.

La fondazione del Blog

Durante l’università, decisi di fondare questo blog e condividere alcuni dei miei progetti. Non solo volevo imparare a creare un sito, e quella del blog era un’ottima opportunità, ma volevo pure rendere noti al mondo alcuni miei piccoli successi. Sapere che ciò che avevo fatto sarebbe potuto essere utile anche ad una sola persona, mi faceva sentire realizzato.

Così imparai ad usare WordPress, fondai il blog, scrissi qualche articolo su alcuni miei progetti ed appresi sempre più il campo della programmazione.

Il lavoro in una Web Agency

Alcuni miei compagni universitari vedendo delle qualità nel mio passatempo, mi inclusero in un loro progetto che trovavo estremamente stimolante: l’idea era quella di creare siti web a piccoli negozi di Milano; loro si sarebbero occupati della parte commerciale, io alla realizzazione.

Trovati i primi clienti e realizzati i primi siti, io sentivo l’esigenza di approfondire il campo e cercai vicino la mia zona se c’erano posizioni aperte di stage in questo ambito. Trovai un’agenzia web a pochi km da me e mandai il curriculum e dopo una settimana ero diventato un loro stagista. Dopo pochi mesi, i mei compagni universitari decisero di abbandonare il progetto, ma la mia esperienza alla web agency mi stava piacendo tanto e sentivo di aver trovato il mio posto. L’apprezzamento fu reciproco perché fui poi assunto.

Dalla laurea ad oggi

Sono riuscito a laurearmi con molta fatica 2 anni fuoricorso, sia perchè il lavoro mi impiegava tutta la giornata sia perchè sentivo che l’università non mi stava dando più niente. Però ho tenuto duro e con i miei tempi ho voluto concludere quel percorso soprattutto perchè non mi piace lasciare le cose a metà e per mettere un punto ai sacrifici miei e della mia famiglia.

Ad oggi sono quattro anni che lavoro con l’agenzia web, mi permette di essere sempre aggiornato sul tema digital e mi da molte soddisfazioni, nonchè mi permette di approfondire il campo dello sviluppo web. I miei obiettivi futuri sono sviluppare maggiormente le mie abilità nella creazione di applicazioni web ed implementare soluzioni con intelligenze artificiali.

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